Innovare vuol dire elevare la propria conoscenza in modo da poter arrivare a soluzioni nuove che, di conseguenza, portano a un miglioramento nella vita altrui.
Nel nostro contesto aziendale, le chiavi di volta dell’innovazione sono la ricerca e la sperimentazione di nuovi approcci che cavalcano anche le possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
Il fatto che una determinata tecnologia sia di per sé nuova, tuttavia, non genera sempre innovazione: senza una conoscenza approfondita delle sue caratteristiche, i suoi limiti e le implicazioni della sua applicazione nel campo specifico trattato, la tecnologia, infatti, rischia di produrre effetti addirittura dannosi.
Per fare un banale esempio particolarmente calzante nel nostro campo d’azione, è sufficiente immaginare l’ambiente di un cantiere edile per rendersi conto che l’utilizzo di tecnologie come la “nuvola”, i schermi tattili ecc. deve essere appositamente studiato e razionalizzato se deve davvero generare vantaggi operativi concreti.
La vera innovazione, infatti, non è un concetto astratto né per noi né per la nostra clientela: è indiscutibilmente misurabile in termini di maggiore competitività (oltre a essere un “portatore” di benessere generale). Viene da se, dunque, che la nostra azienda sia competitiva nella misura in cui la nostra innovazione renda più competitivo il nostro cliente.