Fondo salva PMI anche ai professionisti in crisi per mancati pagamenti, fino a 500mila euro di finanziamento a tasso zero con acconto del 50%: i requisiti

Il Decreto Crescita (dl n. 34/2019), tra le varie novità, prevede un ampliamento del fondo salva PMI destinato alle vittime dei mancati pagamenti, previsto dall’ex art. 1, commi 199-202 della legge n. 208/2015: viene viene esteso anche a chi esercita attività professionale e a nuovi creditori, grazie all’introduzione di nuove fattispecie di reato.

 
Fondo esteso ai professionisti

Dunque, anche i professionisti in crisi a causa di debitori insolventi, ora potranno accedere ai finanziamenti agevolati del fondo per le vittime dei mancati pagamenti, ottenendo un importo massimo di 500mila euro a tasso zero.

Tra i nuovi beneficiari rientrano infatti anche i “soggetti diversi dalle aziende”, se operanti nell’ambito delle attività di impresa, purché in possesso dei requisiti richiesti. In particolare, per ottenere il finanziamento, è necessario che il professionista risulti parte offesa in un procedimento penale a carico delle aziende debitrici imputate di aver commesso uno dei reati previsti dalla norma.

L’importo concesso è calcolato in base alla somma dei crediti documentati vantati dal beneficiario nei confronti delle imprese debitrici alla data di presentazione della domanda e non può essere superiore alle sue capacità di rimborso.

 
Fattispecie di reato
Estese quindi le fattispecie di reato che danno accesso ai finanziamenti agevolati da parte dei creditori: ai già previsti reati di estorsione, truffa, insolvenza fraudolenta e false comunicazioni sociali, si aggiungono ora i reati contestati ai debitori disciplinati dalla legge fallimentare (bancarotta fraudolenta, bancarotta semplice e ricorso abusivo al credito).

 
Anticipo di finanziamento
Un’altra novità del Fondo salva PMI e professionisti, introdotta dal decreto Crescita, è la possibilità di ottenere un acconto pari al 50% del finanziamento, in attesa che il Ministero dello Sviluppo Economico porti a termine le verifiche sulla sussistenza dei requisiti di accesso agli aiuti.

 
Fonte: pmi.it