Indirizzo email
Inserisci correttamente l'indirizzo email
Password Recupera password
Inserisci correttamente la password

Non possiedi un account? REGISTRATI

Come evolve la manutenzione nel comparto delle costruzioni: da aspetto marginale a elemento fondamentale.

Il cambio di paradigma manutentivo.

Fino a pochi anni fa nella progettazione e nella realizzazione di un’opera, sia edile che infrastrutturale, non si considerava il tema della manutenzione tra gli obiettivi di output. Recentemente committenze, professionisti e operatori del settore hanno compreso una verità semplice ma mai messa veramente a fuoco in passato, ovvero il costo complessivo dell’opera nel suo intero ciclo di vita (Life-cycle Cost).

In sintesi si è capito che una buona progettazione e una conseguente buona realizzazione sono la principale garanzia di ottimizzazione dei costi di esercizio dell’opera. Studi qualificati supportano questa evidenza; tra le tante pubblicazioni, la schematizzazione del lavoro di Sweco rappresenta in maniera immediata il concetto.

  • La manutenzione va pianificata sin dalla fase preliminare della progettazione, per garantire il corretto ed equilibrato costo di gestione.

Si fa presto a dire manutenzione.

Compresa l’importanza del Life-cycle Cost, diamo una definizione del termine manutenzione: mantenimento e conservazione in buono stato e in condizioni di efficienza e funzionalità di un impianto, di un edificio, di una strada ed il complesso delle operazioni che si devono eseguire a tale scopo.
Sono oltre 70 le norme UNI che disciplinano il mondo della manutenzione e che regolamentano una serie di fattori tra cui:

  • terminologia;
  • criteri di progettazione, gestione e controllo dei servizi;
  • indicatori di prestazione (KPI);
  • qualificazione del personale.

Una prima suddivisione del contesto manutenzione, utile a fare chiarezza, è rappresentata dalla scomposizione in quattro principali settori, ognuno dei quali si occupa di uno specifico ambito manutentivo.

  • Facility management: si intende principalmente tutto ciò che afferisce alla gestione di edifici unitamente ai loro impianti e servizi connessi (EN 15221).
  • Building management: disciplina che presuppone la gestione manageriale della manutenzione e delle attività di operation di un edificio (Building), anche in termini di efficientamento energetico (Energy Management).
  • Field Service Management – FSM: si intende la gestione di personale, mezzi e attrezzature dedicati alla manutenzione dei beni di un’azienda.
  • Computerized Maintenance Management System – CMMS: è il termine con cui si identifica un’applicazione software che supporta il sistema informativo per la gestione della manutenzione.

Evoluzione del concetto di manutenzione.

Di fatto il concetto di manutenzione si è evoluto di pari passo alla presa di coscienza di quanto sia importante l’efficientamento dell’opera costruita.
Se all’inizio degli anni ’50 l’unico aspetto legato alla manutenzione era costituito dalla risoluzione di un guasto, oggi si parla di manutenzione predittiva e di approccio per processi in un’ottica di globalizzazione del mercato.

Le variabili del processo manutentivo.

Ulteriori considerazioni hanno portato ad affrontare la manutenzione come un processo articolato in cui si devono individuare le specifiche variabili.
Per questo, una buona progettazione della manutenzione deve tenere conto di:

  • attori coinvolti e relative responsabilità;
  • asset oggetto della manutenzione;
  • politiche manutentive applicate;
  • strumenti contrattuali a supporto.

Tra gli attori, la progettazione dovrà tenere in considerazione i ruoli di committente ed esecutore nelle loro declinazioni principali.

  • Committente – proprietario, affittuario, gestore, soggetto pubblico, soggetto privato.
  • Esecutore – contractor (global service), impresa affidataria, subappaltatore, fornitore.

Gli asset, oggetto della manutenzione, devono essere correttamente segmentati e univocamente individuati, così come sinteticamente riportato nell’esempio successivo.

IMMOBILI E STRUTTURE

  • Edifici – pavimenti e rivestimenti, infissi, intonaci, tinteggiature, cartongessi e controsoffitti, strutture murarie, opere in calcestruzzo, carpenterie metalliche, ecc.
  • Aree annesse – parcheggi, area verde, segnaletica, ecc.
  • Impianti tecnologici (elettrici) – quadri, corpi illuminanti, ecc.
  • Impianti tecnologici (meccanici) – riscaldamento, raffrescamento, ventilazione meccanica, ecc.
  • Altri impianti
  • Mobili e accessori
  • Macchinari e attrezzature specifiche
  • Altro

La gestione della complessità e gli obiettivi condivisi in ambito manutentivo tra committente, progettisti, esecutori e manutentori rendono necessaria la definizione del livello di manutenzione da applicare alla vita operativa dell’edificio o dell’opera. Per questo la disciplina individua diverse tipologie di politica manutentiva, ognuna delle quali comporta un equilibrio di costo – beneficio crescente.

  1. Manutenzione incidentale;
  2. Manutenzione migliorativa;
  3. Manutenzione opportunistica;
  4. Manutenzione preventiva;
  5. Manutenzione predittiva;
  6. Total Productive Maintenance.

Infine, un ulteriore tassello importante nel processo manutentivo è rappresentato dalla scelta della tipologia di contratto manutentivo che regolamenta il rapporto fra committente ed esecutore della manutenzione. Tra i principali strumenti di supporto ricordiamo:

  • Global Service;
  • Accordo Quadro (Ex contratto aperto);
  • Appalto integrato;
  • Appalto per lavori.

Strumenti software a supporto del processo manutentivo.

Gli strumenti a supporto della manutenzione sono funzionali alla configurazione delle variabili di processo. Per questo non esiste uno standard unico di riferimento ma ci sono diverse soluzioni, ognuna delle quali focalizzata su uno dei seguenti temi.

  • Gestione degli Asset: sistemi basati sulla modellazione BIM e sui sistemi GIS.
  • Sistemi aziendali certificati: si tratta di software nati per gestire i sistemi integrati Qualità/Sicurezza/Ambiente, che mirano alla rilevazione degli interventi manutentivi in conformità ai principi indicati nelle norme di riferimento.
  • Programmazione interventi e gestione risorse: in questo caso parliamo dei prodotti denominati di Field Management e dedicati al soggetto manutentore nel rapporto “a chiamata”.
  • Gestione Commesse: si tratta di soluzioni orientate prevalentemente alla gestione del contratto in ambito amministrativo e contabile.
  • Preventivazione e contabilità lavori: il focus in questo caso è la gestione della contabilità lavori quando il rapporto fra esecutore e committente è regolato dal Codice Appalti.

Ecco perché la scelta di uno strumento a supporto del processo manutentivo deve essere ponderata sulla scorta degli obiettivi di gestione e monitoraggio, ma soprattutto in relazione all’ambito applicativo della manutenzione.

Guarda quali sono le caratteristiche a cui dare priorità nella scelta dell’applicativo software, qualunque sia il contesto.

  • Scegli soluzioni sviluppate da software house specializzate nel mondo delle commesse edili e impiantistiche.
  • Assicurati che sia garantita la copertura funzionale di tutto il processo e l’integrazione tra le aree del sistema:
  • Preventivazione e gestione offerta;
  • Gestione della commessa anche in ambito contrattuale;
  • Contabilità lavori in ottica di lavori pubblici;
  • Programmazione risorse;
  • Raccolta costi e ricavi per intervento;
  • Gestione ciclo attivo e ciclo passivo integrati;
  • Integrazione del sistema con la contabilità generale e il bilancio;
  • Rendicontazione degli interventi e controllo di gestione.
  • Valuta le potenzialità di interazione con gli applicativi che usi.
  • Verifica se i livelli di accesso al sistema soddisfano la tua organizzazione, se puoi operare in cloud e utilizzare anche smartphone o tablet.

Parla con i nostri esperti.

Per maggiori informazioni chiamaci al numero +39 0425 471240 oppure inviaci un’email e ti risponderemo al più presto.